Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

(icona_bozzetti)

  • Elemento del MONUMENTO A G. ZANARDELLI - LA QUADRIGA

 bozzetti

(icona_immagine)
foto E. Forli

Elemento del MONUMENTO A G. ZANARDELLI - LA QUADRIGA di CALANDRA Davide


bozzetto, altorilievo in gesso, cm. 265x365x110
1906-09

 
Collocato c/o magazzino comunale
Lo stato di conservazione risulta pessimo
Eseguito c/o laboratorio Spirito Luciano, Querceta
La traduzione in opera è in marmo e bronzo
Il modello è un elemento dell'altorilievo del monumento. Calandra ha realizzato il modello in gesso e la parte marmorea del monumento presumibilmente presso il laboratorio Salvatori che si trovava a Querceta dietro la chiesa e dove l'artigiano di fiducia di Calandra, Spirito Luciano, aveva lavorato prima del 1915 per eseguire opere di artisti piemontesi. Fu compiuto fra il 1906 ed il 1909. Il modello è in cattivo stato di conservazione e reca su di sé i segni di sparatorie avvenute nei pressi del laboratorio Luciano di Querceta lungo la linea gotica alla fine della seconda guerra mondiale.
"A seguito della morte del bresciano Giuseppe Zanardelli - personaggio di spicco nella vita politica italiana per un quarantennio, avendo rivestito le cariche di Presidente del Consiglio, Ministro dei Lavori Pubblici, dell'Interno e di Grazia e Giustizia - avvenuta nella sua villa di Maderno (Bs) il 26 dicembre 1903, venne istituito dai suoi concittadini un comitato, presieduto da senatore Federico Bettoni, che avrebbe avuto l'incarico di organizzare le celebrazioni in ricordo dello statista. Come primo atto fu deliberato che fosse eretto un monumento, che fu finanziato nella parte più ingente dall'Ateneo di Brescia, attingendo dal lascito del pittore Giambattista Gigola (1767-1841), che nel legato testamentario prescriveva proprio che fossero ricordati gli "illustri bresciani", un'altra parte fu aggiunta dal Re d'Italia, Vittorio Emanuele III, e un'ultima dalla Camera di Commercio Italiana di New York. Il comitato nel 1906 scelse di selezionare gli artisti partecipanti invitandone unicamente sei: Ettore Ximenes, Davide Calandra, Luigi Contratti, Domenico Ghidoni, Pietro Canonica e Domenico Trentacoste. Sia Canonica che Trentacoste non accettarono l'invito. In seguito Domenico Trentacoste fu inserito nella giuria insieme all'architetto Manfredo Manfredi e al pittore Cesare Laurenti. I bozzetti, un ottavo rispetto alla misura dell'opera finita, furono esposti dal 5 giugno 1906, per quindici giorni, presso il Regio Liceo Arnaldo. La commissione dopo aver preso visione delle opere proclamò vincitore del concorso Davide Calandra, seguito da Ettore Ximenes, Luigi Contratti e Domenico Ghidoni, ai quali fu conferito un premio in denaro.
Il monumento rappresenta la figura dello statista, avvolto nella toga e realizzato in bronzo. Calandra immagina il giurista al sommo di una gradinata in atto di alzarsi dalla sella curulis - simbolo sin dall'epoca romana del potere giudiziario - e avviare una delle sue eloquenti dissertazioni. La mano destra aperta suggerisce proprio l'atto oratorio, mentre la sinistra posta sul fianco appare aggiungere maestosità alla figura e ai giochi di pieghe della toga che fluiscono nello spazio e che nei loro movimenti materici conferiscono massima realtà alla figura. Nello sguardo intenso e pensieroso scorrono i grandi ideali dell'uomo pubblico, ma anche dell'uomo privato.
Alle sue spalle, nell'altorilievo marmoreo Calandra rende omaggio alla grecità, raffigura, infatti, una quadriga di cavalli in corsa, che traina un carro guidato da un sapiente auriga, Febo, personificazione di Zanardelli stesso, al cui fianco appare la sapiente dea Atena, che regge tra le mani la statua della Vittoria alata bresciana. Un messaggio molto facile e intellegibile a tutti sottolineato anche dalle epigrafe: "Reipublicae strenue flexit habenas". Zanardelli come recita il testo latino seppe tenere strenuamente le briglie dello Stato in un momento storico cruciale per il paese. "Adriana Conconi Fedrigolli - A Piero Lechi - Stile arte. "
L'altorilievo dell'Auriga fu esposto alla VIII Biennale di Venezia del 1909. Il monumento fu inaugurato alla presenza del Re il 20 settembre 1909 nel trentanovesimo anniversario della presa di Roma. L'opera fu collocata in angolo via delle Rose - piazza Repubblica e successivamente trasferito nei Giardini Zanardelli.
 

artisti

  • CALANDRA Davide
    Nato a Villanova Solaro, Torino, ITA nel 1856; morto a Torino, ITA nel 1915 Nazionalita: ITA
 

opere

 

laboratori

  • laboratorio LUCIANO GUIDO di Guido Luciano (dall'inizio del '900 al 1959)
    via Aurelia, 609 55046 Querceta, LU Attività originaria: scultura contemporanea, sacra e funeraria, statuaria classica Attività corrente/ultima: scultura contemporanea, sacra e funeraria, statuaria classica Cronologia delle denominazioni: Luciano Spirito (1900-1915 presso altri laboratori; 1915-1924 propria ditta) Luciano Guido (1924-1946) Scultura già Luciano Guido (1947-52) Buratti Giulio (1953-60 circa)
 

pubblicazioni