Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

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  • CANTO D'ESTATE

 bozzetti

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foto E. Forli

CANTO D'ESTATE, 1968 di SCHULTHESS Amalia


bozzetto, tuttotondo in gesso, cm. 27x30x30

 
Collocato c/o magazzino Scuola/pp/sala 3
Lo stato di conservazione risulta buono
Eseguito c/o laboratorio formatura Sirio Navari, Pietrasanta
La traduzione in opera è in marmo, in alluminio
Il bozzetto esemplifica l'interesse di Amalia Shulthess verso la natura e il mondo organico.
Basandosi sulla concezione vitalista della scultura, rappresentata dall'attività di Henry Moore e Barbara Hepworth negli anni '30 e '40, Amalia afferma: "C'è uno spirito anche nella pietra", così come nel bronzo o nel marmo.
Le forme rotondeggianti di "Canto d'estate", infatti, richiamano direttamente quelle di alcuni frutti e vegetali e, allo stesso tempo, i volumi sinuosi dei seni e dei fianchi femminili.
La scultrice riduce e purifica le forme fino a raggiungere un grado di chiarezza e razionalità che si avvicina alla perfezione matematica. Tale semplicità formale è confermata anche dalle superfici perfettamente levigate delle opere compiute, in grado di enfatizzare la naturale purezza del marmo bianco.
Come nel caso di Henry Moore, la scultura sembra focalizzata sullo sviluppo del volume e orientata verso una visione tridimensionale, in cui ogni lato suggerisce allo spettatore una visione d'insieme dell'intera scultura.

 

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