Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
Iniziati giovanissimo gli studi d'arte con Antonio Orazio Quinzio, nel 1925 si iscrive al Liceo Artistico Barabino di Genova sotto la guida di Guido Galletti. Nel 1929 è allievo dello scultore Eugenio Baroni e frequenta fino al 1935 l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, continuando poi i corsi di scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze (1936-'40). Nel 1947 partecipa alla costituzione del "Gruppo dell'Isola", come Accademico di Merito gli viene affidata la cattedra di Scultura e la Scuola di Nudo all'Accademia di Belle Arti di Genova (1949-'60), e quindi insegna scultura al Liceo Artistico Barabino di Genova (1951-1978).
Dopo la sua prima partecipazione alla Società Promotrice di Belle Arti di Genova (1933), presenta le sue opere in molte mostre. Tra le personali più importanti vi sono: Tirana, Albania 1943); Galleria Bosco, Torino (1947); Galleria Genova (1953); Galleria Rotta, Genova (1971); "itinerante", Galleria 7, Baden Baden, Svizzera, Galleria Art Club, Manhasset, USA e Galleria Burdekc, Zurigo (1972); Galleria San Marco dei Giustiniani, Genova (1974); Galleria Arte Casa, Genova (1991); Museo di Sant'Agostino, Genova (1992-'93); postuma, Banca Antonveneta, Genova (2003).
Fra le mostre collettive più significative si ricordano: mostre "interprovinciali e sindacali", Genova (1937; 1939; 1942; 1953); "Littoriali" di Genova e Firenze (1940); "Triennale" di Milano (1941); "Sindacale Nazionale", Milano (1941); "Quadriennale2 di Roma (1948; 1952); "Biennale di Venezia" (1948; 1950; sala dedicata, 1954); "Promotrice" di Torino (1960); "Biennale" di Genova (1975); e a varie altre a Genova tra il 1985 e il 1995.
Numerose sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private italiane e straniere, tra cui diverse opere funerarie per il cimitero di Staglieno. Fra le opere pubbliche più importanti: "Mausoleo del Generale Chamorro", Granada, Nicaragua (1953); "sculture", nave "Cristoforo Colombo" (1954); "altare maggiore", Chiesa di San Martino, Genova (1965); Orfeo, Quartiere Cep, Genova-Pra (1968); "altare maggiore", Chiesa di San Francesco, Rapallo (1984); "Ninfeide" Aeroporto di Genova (1986); "Ritratto del Cardinale Siri", Ospedale "Duchessa di Galliera", Genova (1990).
Nel 1997 si apre il Museo Garaventa presso la Società Economica di Chiavari. Nel 1999 riceve l'incarico di ricostruire le statue dei Doria all'ingresso del Palazzo Ducale di Genova, ma non riesce a completarle perché muore entro l'anno.
Dal 1950 si reca in Versilia per realizzare le sue sculture presso i Laboratori Ugo Antognazzi e Leonida Palma e le Fonderie Tommasi, Del Chiaro e Tesconi. Partecipa ad alcune collettive a Carrara: "Premio Città di Carrara" (1957) e "Mostra nazionale del marmo" (1972); e a Pietrasanta: "Artisti e artigiani in un centro storico" (1976); "Scultori e artigiani in un centro storico" (1977), "Museo dei Bozzetti", II ed. Centro Culturale "L. Russo" (1983).