personale in Sala delle Grasce
Un gesto pittorico che descrive uno mondo interiore carico di tensioni e di complesse relazioni. Julia Landrichter, giovane artista austriaca, presenta, dal 24 novembre (inaugurazione ore 18) al 16 dicembre, nella sala delle Grasce del Complesso di Sant’Agostino, dieci opere nelle quali espressione, segno e materia trovano una suggestiva armonia.
Landrichter elimina la barriera tra esistenza e coscienza, tra pensiero e azione. La pittura si fa effusione di materia; la superficie non è semplicemente uno sfondo ma un palcoscenico in cui segni, gocciolamenti, incontri e contaminazioni si assimilano su una struttura compositiva che sembra conciliare una gestualità spontanea e un’ordinata costruzione.
Le opere esposte sono tutte recenti: sono state realizzate dal 2009 al 2012 attraverso una tecnica mista su compensato marino con applicazioni di ferro ossidato. Come una musica, tradotta in materiali contemporanei, che esulano dal tradizionale, ma che invece evocano le prime composizioni astratte di artisti internazionali del Novecento.
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