Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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I VOLTI DI PIETRASANTA

Ferdinando Cioffi prepara la sua mostra fotografica


Ci sono i più noti artisti internazionali e i grandi artigiani di Pietrasanta, galleristi e atleti, ristoratori e “personaggi” cittadini. Tutti in posa davanti all’obiettivo del famoso fotografo Ferdinando Cioffi che, preparando la sua mostra in città, ha deciso di immortalare i volti di Pietrasanta. Il set fotografico è stato allestito nei giorni scorsi nel Chiostro di Sant’Agostino, nella raccolta atmosfera dell’antica sagrestia. Lungo e curioso è l’elenco dei fotografati. Tra gli artisti ci sono Kan Yasuda, Alfredo Sasso, Novello Finotti, Bruto Pomodoro, Stefano Pierotti, Morgana, ma i ritratti in mostra saranno molti di più, raccolti da Cioffi in tanti anni di lavoro nel settore dell’arte. Tra gli artigiani sono stati fotografati anche Massimo del Chiaro, Keara McMartin, Sergio Benedetti, Franco Cervietti, Umberto Togni, Adolfo Agolini. E poi ancora scatti al liutaio Fabio Ragghianti, all’olimpionico Nicola Vizzoni, alla gallerista Maria Vittoria della Pina, all’architetto Tiziano Lera, all’imprenditore Serafino Coluccini, a Romano Battaglia, voce e volto della Versiliana, ai ristoratori Michele Marcucci dell’Enoteca e Alessandro Giannetti del Gatto Nero. Al parroco del Duomo, monsignor Stefano D’Atri in elegante abito talare.

Ferdinando Cioffi, italo-americano, è oggi uno dei fotografi più richiesti ed apprezzati. Lo pensa il pubblico delle sue mostre, così come molti dei direttori delle più importanti riviste, italiane ed estere, che hanno pubblicato in un solo anno ben 50 copertine con le sue foto. I suoi sono ritratti fotografici costruiti con la stessa accuratezza compositiva dei pittori rinascimentali. Cioffi studia i suoi soggetti, personaggi celebri o sconosciuti, crea sul set un gioco di complicità sino a cogliere l’attimo per scoprirne il fascino più nascosto. Tra i suoi ritratti più noti ci sono quelli di David Rockfeller, di Eric Rothschild, di Catherine Deneuve, di Fernando Botero e di Jean Michel Folon, della famiglia Barilla e dei Benetton. Dopo aver frequentato gli studi newyorkesi dei grandi maestri Richard Avedon e Irving Penn, ha intrapreso una prestigiosa carriera, sviluppando una particolare sensibilità nel trattamento della luce, sempre protagonista nelle sue immagini. A Pietrasanta presenterà, in primavera, i volti dell’arte, con forti accenti di territorialità.

“Ho conosciuto questa città – racconta Cioffi - da giovanissimo, quando ho realizzato un servizio per una nota rivista d’arte sulle gallerie locali. Sono poi tornato di frequente per alcuni vernissage di mostre. Sono sempre rimasto affascinato dai laboratori e dal clima creativo che si respira in questo luogo. Un fascino che mi ha sempre portato a pensare che un giorno anch’io avrei esposto qui le mie opere. Viaggio molto e mi sono reso conto che Pietrasanta, e non solo in Italia, è un vero e proprio riferimento per l’arte. L’ho scoperto parlandone con amici a New York, così come a Parigi o a Francoforte. Sono veramente contento di fare una mia mostra a Pietrasanta; è una soddisfazione che da qualche anno, ormai, stavo inseguendo”. In due giorni di set sono passati davanti alla sua macchina fotografica decine di personaggi. “E’ stato divertente – confessa l’artista – dietro l’obiettivo tutti tendono, dopo i primi scatti, a raccontarsi in sincerità. Alcuni sono più misteriosi, non immediatamente leggibili, altri si aprono subito. E così se Michele Marcucci è stato uno dei personaggi più complessi, con Sergio Benedetti ed il suo immancabile sigaro è stato tutto più immediato. E che dire dell’eleganza del monsignore o del sorriso contagioso di Franco Cervietti. Posso fare dieci o cinquanta scatti, ciò che importa è che alla fine venga fuori una foto con l’anima”.


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