Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 
 
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Fragile Bellezze/Il mondo è ormai di plastica ma migliorarlo si può

ASART


S.T.ART - Save Tourism & Art

 

Asart anche quest'anno si presenta con "Fragili Bellezze VII^ edizione".

Sul tema della fragilità ha scelto FRAGILE MARE.

Il mare ormai è di plastica ma migliorarlo si può, un'esposizione collettiva di opere dei soci che si cimenteranno con questo tema con creatività e la sensibilità che hanno dimostrato in questi anni.

 

inaugurazione: sabato 11 agosto 2018 ore 19.30

esposizione: dall'11 al 26 agosto 2018

luogo: Sala delle Grasce, complesso di S. Agostino

orario: tutti i giorni 19.00-23.00

ingresso libero

 

Artisti partecipanti


Comunicato stampa

Ufficio Stampa Comune di Pietrasanta

Arte: collettiva Asart contro inquinamento da plastica in mare, in mostra opere 21 artisti. Vernissage sabato 11 agosto alle ore 19.30.

Una collettiva per denunciare l’inquinamento dei nostri mari e oceani a causa della plastica. Secondo un recente studio dell’Onu ogni anno vengono riversati negli oceani 8 milioni di rifiuti plastici come le bottiglie monouso. In un chilometro quadrato di mare in Italia galleggiano 58 rifiuti di plastica, 62 nel caso del nostro Mar Tirreno secondo Legambiente.
Un’emergenza ormai quotidiana che interessa da vicino anche il nostro Arcipelago Toscano e che 21 artisti dell’Associazione Asart (Artisti Scultori Associati) hanno deciso di denunciare attraverso una sorprendente collettiva dal titolo “Fragili Bellezze – Il mondo è ormai di plastica ma migliorarlo si può - che per due settimane, da sabato 11 agosto a domenica 26 agosto sarà protagonista nella suggestiva Sala delle Grasce nel complesso del Chiostro di S. Agostino nel centro storico di Pietrasanta. La mostra sarà inaugurata sabato 11 agosto alle ore 19.30 alla presenza degli artisti, del Sindaco, Alberto Giovannetti e del Senatore ed assessore alla cultura, Massimo Mallegni.

Ecco tutti gli artisti in mostra: Enrico Becherelli, Marco Bianchi, Marcela Magdalena Bracalenti, Paola Campioni, Fortunata Carta, Daniele Emilio Cinquini, Ferdinando Coppola, Maria Grazia Darco, Glauco Di Sacco, Paola Magrini, Clara Mallegni, Gianfalco Masini, Alessandra Morescalchi, Elda Papini, Maria Vittoria Papini, Patrizia Pianini, Isabella Scotti, Vanessa Thyes, Vittoria Toccangini, Adriana Tonelli, Stefano Carlo Vecoli.

L’evento è organizzato dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con Fondazione Versiliana e StArt. Informazioni presso il Centro Culturale “L. Russo”, via S. Agostino 1 al 0584.795500 oppure consulta il sito www.museodeibozzetti.it.

Presentazione

Come per le edizioni passate, la mostra annuale dell'Associazione ASART, Artisti Scultori Associati, che si caratterizza per le opere dei suoi artisti realizzate in molteplici discipline e materiali dal 2000 ad oggi, si dedica ad un soggetto in particolare, che coniuga un problema sociale contingente ad una sua traduzione, denuncia o interpretazione da parte del mondo delle Arti Visive. Per questa VII edizione della rassegna “Fragili Bellezze”, il tema è “Fragile Mare”, rappresentato dalla mostra Il mondo è ormai di plastica ma migliorarlo si può in Sala delle Grasce del Centro Culturale “Luigi Russo”.

Quanto mai presente sulle coste italiane, questo problema purtroppo si materializza non solo sui nostri lidi, ma soprattutto in mare aperto, lontano dagli occhi dei più, dove tutto viene sommerso nelle profondità. Come Amministrazione Comunale, di una Città nota anche per sue le attività balneari, oltre che per la sua prerogativa di dedizione costante alle Arti, ci auguriamo che almeno attraverso l'Arte il pubblico possa venire sollecitato ad una maggiore coscienza personale sul problema della nocività e invasività di un materiale come la plastica, che tanti danni può arrecare all'uomo e all'ambiente.

 

Ci congratuliamo con l'Associazione ASART per aver affrontato un tema così delicato con destrezza e originalità e auspichiamo che questa mostra possa accendere il meritato interesse su di un argomento così drammatico, e purtroppo più che mai attuale.

 

Sen. Massimo Mallegni, Assessore ai Beni e alle Attività Culturali

Alberto Stefano Giovannetti, Sindaco

Critica

L'inquinamento da materiale plastico

L’invenzione della plastica, (1861-1862) si deve ad Alexander Parkes, dopo i suoi studi sul Nitrato di Cellulosa, che riuscì ad isolare e brevettare il primo materiale plastico semisintetico della storia chiamato “Parkesine” o “Xylonite”. Forse, se lo scienziato avesse immaginato le conseguenze della sua invenzione, si sarebbe fermato, evitando che altri inventassero materiali plastici complessi e di differente struttura chimica. Il petrolio, poi, con i suoi derivati, ha permesso di costruire il mondo moderno nel quale la plastica è uno dei componenti ubiquitari essenziali. A quel tempo ciò dovette sembrare una grande vittoria dell’umanità sui segreti dell’universo. Pensate, produrre tutto a basso costo e soprattutto produrre cose capaci di durare…..

Oggi, superato quel momento di sbigottimento ed euforia del passato, ci accorgiamo che la plastica si trova ovunque e spesso proprio dove noi non la immaginiamo. Il mondo moderno, con la sua idea di civiltà, senz’altro fraintesa, ci fa capire che il materiale plastico è un inquinante ben visibile e dagli effetti devastanti per l’ambiente, non escludendo però la possibile sussistenza di alcuni rischi per la salute, relativi ai cicli di produzione di alcuni prodotti di uso comune, rischio che, significativo in passato, oggi, con la moderna tecnologia industriale, dovrebbe essere estremamente basso. Il fattore inquinante è rappresento dalla non degradabilità e dalla non consunzione perenne del materiale che, prodotto in quantità spaventosamente alta, viene abbandonato come rifiuto nelle discariche, o dove capita, sia in terra che nelle acque. Pensate, lo troviamo nel luoghi più impensati, all’Equatore come al Polo Nord, nel mare e nei fiumi come nel deserto del Sahara o nella giungla africana. Sappiamo anche che certe specie di pesci si cibano di questo materiale.

Gli stessi pesci poi, saranno cibo per le nostre mense con le loro sostanze inquinanti assimilate. Detto questo, non si sembra, però, che sussistano intenzioni finalizzate ad una necessaria inversione di rotta, come pure controlli e sanzioni adeguate, alla stregua del disinteresse che sembra esistere circa i rischi da inquinamento dell’aria. Che cosa ne sarà in futuro del nostro mondo? Come saranno la Natura ed il paesaggio? E’necessario fare subito marcia indietro, non rinunciamo alla bellezza e alla salubrità dell’ambiente poiché una volta distrutto per sempre esso non rinascerà più !!!

Viareggio 31-07-2018 - Marcello Ricci

 

Un mare di plastica

“È leggero, resistente, inconfondibile” canticchiava una squillante voce femminile mentre il faccione allegro di Gino Bramieri (noto attore televisivo) mostrava catini, giocattoli, spazzole per capelli, cestini per la spazzatura, tutto ciò che si poteva realizzare con il nuovo prodigioso materiale ideato da Giulio Natta, che gli avrebbe valso il Nobel per la chimica nel 1963. Si chiamava polipropilene isotattico, ma il suo nome resterà impresso dal ritornello ‘’Ma Signora guardi ben che sia fatto di Moplen”. Geometrie plastiche hanno segnato un momento cruciale neJla storia della nostra svolta industriale. Leggere e resistenti, utilizzabili in migliaia di prodotti, soprattutto poco costose, hanno dato e danno un contributo rilevante al nostro benessere. Ma c’è un problema; degli 8,3 miliardi di tonnellate di materie plastiche sono rifiuti, il 90% dei quali non sono stati riciclati. La plastica sta soffocando i nostri oceani, danneggia pesci, uccelli e la nostra salute. Per questo anche noi artisti di ASART, da sempre sensibili all’ambiente ed ai suoi problemi, abbiamo deciso di agire dedicando il tema di “Fragile Bellezza” alla fragilità del mare, invaso dalla plastica, per risvegliare l’attenzione di ognuno di noi, che nel suo piccolo può contribuire a ridurre i rifiuti della plastica nella nostra vita quotidiana. Sulle spiagge italiane ci sono fino a duemila tonnellate di microplastiche, quasi indistinguibili nella sabbia che fungono da collettori di altre sostanze inquinanti come pesticidi ed idrocarburi. Milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nei mari di tutto il mondo, si degradano in nano e microplastiche, vengono ingerite da pesci e così entrano nella catena alimentare. Noi cittadini abbiamo un ruolo decisivo e dobbiamo assumerci le nostre parti di responsabilità. Dobbiamo cambiare abitudini, pensiamo alla vita media di una cannuccia,

quanto sarà? 10 secondi? 3 minuti? E poi? Dritto nella spazzatura e poi anche in mare e così per tutto ciò che è di plastica, dai sacchetti, agli imballaggi, alle mono dosi, ai piatti, ai bicchieri, ecc. ecc. Noi dobbiamo intervenire divenendo responsabili, evitandone il sopruso, usando materiale riciclabile e raccogliendo anche quello che troviamo, magari durante una passeggiata sulla nostra amata battigia. Siamo ancora in tempo, ma non possiamo non giocare questa partita, per noi e per i nostri figli.

Maria Vittoria Papini - presidente Asart.

Biografia