Niccola Giannoni
a cura di Luciano Cavallaro
inaugurazione: sabato 19 maggio 2001 h. 18.00
esposizione: dal 19 maggio al 10 giugno 2001
luogo: Sala Grasce - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta
orario: da martedi a domenica 16.00-20.00/21.00-23.00
ingresso libero
Niccola Giannoni è presente nella collezione del Museo dei Bozzetti
Comunicato stampa
Presentazione
Critica
È la "Porta" verso l'autenticità che l'autore ci invita a varcare. Ci insinua il desiderio di attraversare la sottile linea di confine che separa il nostro caos, da cui ci giungono effimere e contraddittorie stimolazioni per volgerci al cosmos, all'ordine delle autentiche ed immutabili forme di cui per primordiale memoria e dono degli dei possediamo ancora delle tracce. Si ha come l'impressione che attraverso la tipologia adottata, in particolare nei lineamenti dei volti -sintetici ed incisivi dai quali spiccano sguardi introspettivi - Niccola ci voglia condurre in una dimensione in cui si reclama un momento di sosta contro la tumultuosa vita quotidiana; emerge, come dire, la necessità di fare il "punto". Vorremmo chiamare questa dimensione quella dei "segni sintetici" degli "oggetti primi" attraverso i quali da una prima soffocata coscienza si forma una vera autocoscienza dell'antropologia umana. In questo spazio si colloca la categoria estremamente seria del gioco (Guerriero), dell'onirico (Sogno), del femminino - inteso talora con rapporto mercenario (Luna). L'archetipica memoria di una messe minacciata (Spaventapasseri) che può trasformarsi in una rassicurante figura (Angelo): è l'anelito al sacro. Ancora; l'ironico sguardo sul futile (Signora) esalta il principio d'identità che passa per la madre, nonché la pienezza della vita suggerita dall'amata che si trasforma in riconoscenza (Coppia ecc .. ). I temi di Pivino sono dunque i semplici e grandi temi dell'esistenza umana: attraverso una tensione ideale che non ha ancora raggiunto una piena raffinatezza espressiva egli guarda, con innocenza, al di qua delle congetture metafisiche permeando i suoi lavori di autentica sincerità.
Luciano Cavallaro con profonda stima a Niccola Giannoni