Gino Terreni
inaugurazione: sabato 24 aprile 1999 - h. 16.30
esposizione: dal 24 aprile al 9 maggio 1999
luogo: Sala dei putti - Centro Culturale "Luigi Russo" - Pietrasanta
orario: da martedi alla domenica h. 15.30-19.00
ingresso libero
Gino Terreni è presente nella collezione del Museo dei Bozzetti
Comunicato stampa
Presentazione
Critica
Accadde in Toscana
"L'Arte visiva dal 1941 ai primi anni del '70"
Gino Terreni, scultore, pittore, incisore, è da sempre impegnato severamente nell'area della cultura contemporanea toscana; e tutta la sua opera rispecchia il valore di quell'impegno che nelle varie tecniche è teso a rappresentare il dramma dell'uomo in ogni tempo. Scriveva di lui Umberto Baldini nel 1968: "Non sono molti oggi gli artisti, specie giovani, capaci di sostenere così a lungo e in modo così vivo, senza stanchezze, un discorso che a tutta prima può apparire monocorde ma che in fondo non lo è per quel continuo rinnovamento emotivo che muove la pagina e lo realizza". La sua è una espressione che racconta visivamente in modo semplice le ansie e i dolori dell'uomo, appunto, così come tutti possono avvertirli; e non ha bisogno di accorgimenti, di finzioni, nel suo narrare che è una cronaca attenta nella quale egli riferisce spesso di situazioni angosciose di una umanità ferita e chiusa fatalisticamente in quegli affanni. Ma la forza viva del talento di Terreni si esprime nell'affresco e sopratutto nella difficile arte del mosaico. I suoi pannelli, meravigliosi per scabre soluzioni formali dai colori vivaci e tuttavia mai piatti e per un magistrale uso della composizione musiva raccontano attraverso visioni pacate gli episodi sacri esaltandone l'azione mistica e la grande poesia che vi alberga. Né vanno trascurate le sue sculture, sia esse di carattere sacro che di impegno civile (come i vari monumenti alla pace e all'eroismo degli umili) le quali parlano della sua partecipazione totale a quei sentimenti e a quelle situazioni: è come se l'artista vi passasse dentro con il carico delle sue emozioni lasciandone tracce sensibili nella lavorazione della materia, sui corpi e sui volti delle figure, nei loro gesti. Il tutto compiuto con grande senso della misura e con l'ingenuità pulita di cui si colora ogni suo atteggiamento.
Tommaso Paloscia
