in "Manlio Cancogni: bibliografia delle opere e della critica, 1939-2010"
Sangue versiliese scorre nelle vene di Manlio Cancogni, giornalista e prolifico scrittore. Le sue parole suonano essenziali, incisive, con quel sagace spirito di divertito dispetto con cui pungola ogni aspetto del quotidiano, con cui mette alla berlina vizi, abitudini e costumi, con cui rende meno pesanti il dolore e le fragilità umane.
Sarà presentato nel Chiostro di Sant'Agostino, sabato 30 aprile, alle ore 17, ingresso libero, il volume "Manlio Cancogni: bibliografia delle opere e della critica, 1939-2010" curata da Federica Depaolis e Walter Scancarello. Il lavoro annovera quasi 2500 riferimenti tra libri, racconti, articoli che l'autore ha prodotto durante la vita. Una vera e propria storia d'Italia vista dagli occhi di uno dei maggiori protagonisti.
A salutare l'illustre scrittore, che sarà presente all'iniziativa con i suoi 95 anni, ci saranno il presidente del consiglio regionale della Toscana Alberto Monaci, il sindaco Domenico Lombardi, il presidente della Fondazione Mario Tobino Andrea Tagliasacchi, il presidente della Fondazione Montanelli Alberto Malvolti, il giornalista del Corriere della Sera Antonio D'Orrico, il professor Franco Contorbia, la direttrice del Gabinetto Letterario G.P. Vieusseux di Firenze Laura Desideri, il curatore delle sue opere per l'editore Elliot Simone Caltabellota e gli autori della bibliografia.
"Benché abbia a lungo viaggiato e vissuto in varie parti del mondo - afferma il sindaco Lombardi - è sempre in Versilia che Cancogni ha scelto di tornare. Un profondo attaccamento dettato forse da quella familiarità con lo spirito goliardico e penetrante che sente come proprio linguaggio, come espressione del suo sentire".