Museo dei Bozzetti "Pierluigi Gherardi" - Città di Pietrasanta

 artisti

JACOPI Abele


Nato a Ripa, Seravezza, Lucca, ITA nel 1882
morto a Strettoia, Pietrasanta, Lucca, ITA nel 1957
Nazionalita: ITA

 
Pittore, scultore e ceramista, nel 1902 consegue il diploma in scultura presso la Scuola d'Arte di Pietrasanta. Quindi inizia a lavorare nelle botteghe artigiane locali, facendosi apprezzare per l'abilità nel modellare statue e bassorilievi in creta che venivano poi realizzati in gesso e in marmo. La sua carriera artistica incomincia nel 1908, quando comincia ad esporre alla Promotrice di Belle Arti di Torino. Richiamato alle armi nel 1915-'18, sospende la propria attività, che riprende a ritmo serrato nel Dopoguerra. Realizza in quel periodo, tra gli altri, la lapide-bassorilievo posta nel 1920 nel Cimitero di Vallecchia in onore dei Versiliesi caduti in guerra. Nel corso degli stessi anni svolge diversi incarichi riguardanti la "monumentalistica ai Caduti della I Guerra": in Piazza a Vallecchia nel 1924, presso l'Asilo Delatre a Seravezza, in Piazza Statuto a Pietrasanta nel 1925 (per cui aveva vinto il relativo concorso nel 1922), un bassorilievo in bronzo per la scuola in Piazza Dante a Forte dei Marmi (poi fuso "per la Patria"), ed altri anche per i cimiteri di Pietrasanta e Strettoia. Nel frattempo prende parte con successo a numerosi concorsi per la realizzazione di opere celebrative in varie località della Toscana.
A metà degli anni '30 partecipa a Torino al concorso per il "Monumento ad Emanuele Filiberto", Duca d'Aosta, e, nonostante la vittoria di un altro concorrente, la sua proposta viene in parte utilizzata nella realizzazione dell'opera. Da allora inizia a lavorare per committenti possibilmente estranei all'ambito pubblico: crea opere per Cuba e vince il "II Premio" di un concorso internazionale per un'opera a Santo Domingo. Altri suoi lavori si trovano a Portovenere ("San Pietro" nell'omonima chiesetta), Catanzaro, Lucca e Milano.
Il successo arriva altresì nel 1934 con l'inizio della sua felice e lunga collaborazione con la "Ceramiche Lenci", fabbrica torinese di bambole e ceramiche da collezione, per la quale realizza numerosi modelli, sovente firmati con la sigla "Aja".
Nel secondo Dopoguerra riprende la sua attività di scultore. Nel 1946 l'amministrazione comunale di Seravezza gli commissiona un bassorilievo in marmo, "Il Cavatore", per ricordare l'Avv. Luigi Salvatori, noto esponente della Resistenza, ora nei pressi del Municipio. Nel decennio successivo realizza ancora altre opere, di cui si ricorda il "Monumento ai Caduti" di Strettoia del 1954. Collabora anche al progetto per la messa in opera a Ripa del "Monumento ai Caduti in guerra e a ricordo della Linea Gotica", costituito dal trittico di altorilievi dono dello scultore Edoardo Rubino. Nel 1959, due anni dopo la sua morte, il Consiglio Comunale di Seravezza gli intitola una strada a Ripa.
Ha realizzato le sue opere in marmo presso il suo studio e presumibilmente ha collaborato con i laboratori Luciano e Buratti di Querceta per la realizzazione di opere di Edoardo Rubino. Sue opere in bronzo sono state fuse postume presso la Fonderia Mariani di Pietrasanta.